Vorrei mettere per iscritto una mia breve riflessione in merito alla questione della scuola elementare di Costa Volpino, che si appresta ad iniziare l’anno scolastico con una classe prima senza alcun bambino italiano. La situazione mi tocca particolarmente non solo per il mio ruolo politico ma anche perché Corti è il quartiere in cui sono nato e cresciuto. E’ da qualche giorno che voglio parlarne, ma ho preferito ragionarci di più ed ora mi trovo a prendere atto di una polemica a mio vedere inaccettabile.

Sui giornali ho letto di politici che si sono schierati pro o contro secondo l’ideologia politica e non secondo un’analisi della situazione. C’è chi ha attaccato i genitori che hanno ritirato i bambini additandoli semplicemente come razzisti, e chi li ha difesi a spada tratta – magari orgogliosi che ci sia ancora gente razzista in giro – riducendo la politica a mero tifo da stadio e non considerandolo come organismo risolutore di problematiche che si creano in un contesto sociale.

Nessuno ha pensato di interrogare direttamente i genitori per scoprire i motivi di una tale scelta né, cosa ancor più importante, ha pensato di sedersi ad un tavolo con degli esperti del settore per arrivare ad un adeguato modello educativo e di integrazione.

Io non sono un pedagogo né un mediatore culturale, ma sono certo che qualsiasi bambino sia innocente a prescindere dalla razza o dalla cittadinanza e che la politica debba pensare al meglio per chi sarà il futuro del nostro Paese.

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