In Italia si fanno passi avanti nel campo dei diritti civili. Finalmente ad una persona gay vengono estesi gli stessi diritti che sono garantiti ad un partner eterosessuale.

Ad una sola però, perché finché si è parte della casta, tutto è possibile. Persino il PDL (Gregorio Fontana) è a favore, perché mica si tratta di un gay, si sta parlando di uno della casta. Così il PDL restituisce un favore al PD ad un prezzo ben inferiore di quelli che il PD gli ha elargito nelle ultime settimane. E il PD potrà dire di essersi mosso a favore degli omosessuali, poco importa di quanti e perché. Dopo questa apertura la “sinistra” (quale?) potrà ritenersi sazia di diritti civili.

In Europa le unioni omosessuali sono riconosciute in Spagna, Portogallo, Francia, Svizzera, Germania, Austria, Slovenia, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Regno Unito, Danimarca, Irlanda, Islanda, Norvegia, Svezia , Finlandia, Ungheria e Repubblica Ceca.

Praticamente in tutti gli stati a parte l’Italia e la Grecia… e gli ex stati sovietici (ma comunque non tutti).

Sono pienamente d’accordo con l’astensione dei parlamentari 5 stelle, non perché io sia contrario al riconoscimento dei diritti civili alle coppie omosessuali (anzi), ma perché per l’ennesima volta in Italia si danno a qualcuno più diritti di altri che pur si trovano nella stessa identica situazione.

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