È iniziato il #vinciamonoitour. Ieri a Tirano, oggi a Morbegno, ho ripetuto che un’Europa che conta deve permettere ai cittadini di decidere.

Di fatto il Parlamento Europeo, unico organo a elezione diretta e con possibilità di esprimere ben tre preferenze, è quello con meno potere all’interno dell’UE. La Commissione, fatta di commissari nominati dagli stati membri, propone le leggi e sempre la Commissione provvede ad attuarle, oltre che ad assegnare i finanziamenti e ad avviare le procedure d’infrazione verso gli Stati membri. Al Parlamento spetta l’approvazione degli atti proposti dalla Commissione, ma deve farlo in accordo con il Consiglio, altro organo non eletto.

Quindi da una parte la Commissione, fatta di nominati, che decide. Dall’altra il Parlamento eletto, che ratifica. Qualcuno parla di deficit democratico. Magari per gli altri Stati la parola deficit è adeguata, ma se pensiamo all’Italia, dove nemmeno coloro che nominano i nominati sono stati eletti, io parlerei di totale assenza di democrazia.

Guarda caso il prossimo commissario italiano in Europa verrà proposto dal governo Renzi eletto da nessuno.

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