Siccome di questi tempi comprare una laurea in Albania risulta rischioso, la Lega ha deciso che per gestire milioni di euro può bastare un diploma.

Così giovedì la Commissione Territorio del Pirellone ha modificato l’originario progetto di legge sulle ALER cancellando il requisito del titolo di studio dall’identikit del perfetto commissario (e qui cito il Corriere, per ricordare al giornalista che le mozioni per le quali ha intervistato esponenti del PD e della Lista Ambrosoli portavano la firma del Movimento 5 Stelle).

La reiterata richiesta del M5S alla maggioranza di reintrodurre il criterio della laurea è stata inutile e ciò fa pensare che le posizioni di commissario siano già state informalmente assegnate.

Una vittoria in Commissione però l’abbiamo raccolta: sono stati accolti gli emendamenti proposti da Gianmarco e Iolanda per l’introduzione di un criterio di determinazione dello stipendio dei commissari (che sarebbe stato altrimenti discrezionale) e del divieto di cumulabilità delle indennità per quei commissari che dovessero divenire legali rappresentanti di più ALER.

Ci tengo a precisare che non penso che un laureato sia migliore di uno che non lo è, ma questa presa di posizione da parte della Lega appare davvero ridicola se si pensa che per tentare qualsiasi bando nella Pubblica Amministrazione bisogna essere Dottore.

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