LA LEGA RINGRAZIA GLI OPERATORI SANITARI CON CONTRATTI INTERINALI!

LA LEGA RINGRAZIA COSÌ GLI OPERATORI SANITARI…ASSUMENDOLI CON CONTRATTI INTERINALI

Ci risiamo.

Dopo i complimenti di Fontana&Co agli “angeli della Sanità Lombarda”, ora lo schiaffo di assumerli con contratti precari tramite agenzie interinali.

Noi pensiamo che i fondi pubblici regionali debbano essere impiegati per azioni utili, come la stabilizzazione dei dipendenti del settore sanitario. Per loro invece solo contratti a tempo e con minori tutele. La Giunta Fontana a parole difende le Piccole e Medie Imprese, nei fatti, al contrario, assegna appalti che possono aggiudicarsi soltanto i grandi gruppi multinazionali, che peraltro si mettono insieme, azzerando la concorrenza. Ecco l’ennesimo capolavoro: Maxi appalto da 280 milioni ai tre big del lavoro interinale: GI Group, Manpower e Randstad.

Un appalto che prevede l’impiego di personale medico, infermieristico, specialistico e amministrativo a tutte le Ats e ASST della Lombardia per 36 mesi. Regione Lombardia, a differenza di altre Regioni, non ha posto un limite al numero di lotti aggiudicabili dallo stesso soggetto. Infatti, le 3 big riunite, hanno vinto finora 3 lotti su 4.

“Il bando, inoltre, non prevede una divisione territoriale, ma per figure professionali, scelta che ha escluso gran parte delle società di piccole e medie dimensioni, spianando la strada alle multinazionali.”

Una cattiva ‘abitudine’ del centrodestra Lombardo.

“Già nel 2019 gli esclusi chiedono chiarimenti, sottolineando la sovrabbondanza di una Rti (raggruppamento temporaneo di imprese) composta da tre società che avrebbero potuto partecipare alla gara singolarmente, ma invece hanno preferito unirsi, con buona pace della concorrenza.

Aria, la centrale acquisti di Regione, ha assicurato che avrebbe effettuato una verifica delle ragioni della costituzione del Rti e che, se si fossero evidenziati motivi di incompatibilità, avrebbe escluso il concorrente. Ma l’assegnazione del bando è “in valutazione” dai tecnici di Aria dal 15 novembre 2019: valutazione assai complessa, evidentemente.”

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