LOMBARDIA, DA ROMA ARRIVA L’ORDINE DI CHIUDERE 5 REPARTI DI MATERNITÀ

Oggi è comparsa sul Corriere della Sera la mappa dei punti nascita che secondo le direttive del Ministero dovranno chiudere perché sotto i 500 parti all’anno.

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Tra i punti nascita che devono chiudere troviamo l’Ospedale Locatelli di Piario, un presidio che rappresenta un punto di riferimento per un territorio montano come la Valseriana, soprattutto nella sua parte più alta.

Una chiusura che è l’ennesimo effetto delle illuminate strategie romane, del governare le funzioni dal centro e non dalla periferia, del fatto che la voce e le esigenze dei territori non vengono mai presi in considerazione, ma anzi i suoi servizi diventano solo una questione di numeri da tagliare per risparmiare qualcosa.

Assistiamo spesso ai grandi dibattiti sul futuro della Montagna, di come evitare lo spopolamento e garantire servizi e sviluppo economico a quei territori, eppure ad ogni dibattito, man mano che passano gli anni, scopriamo che questi territori hanno sempre meno servizi, meno finanziamenti e meno considerazione da parte di chi governa questo Paese e questa Regione.

Per fermare lo spopolamento di queste aree per noi è fondamentale smettere di sprecare miliardi in grandi opere inutili e iniziare ad investire a favore delle piccole opere utili, che danno lavoro alle PMI locali e mettono in sicurezza il territorio. Piccole infrastrutture (sia materiali come le strade e le ferrovie, sia immateriali come la banda larga) per rimettere al centro quei territori più abbandonati, di farli sentire parte di una società unica, pur nella diversità di abitudini, economia, cultura e stili di vita. E’ inoltre fondamentale il mantenimento in queste aree dei servizi fondamentali come scuole e ospedali perché se senza quelli non c’è più nessun futuro per le persone che vivono la montagna.

Io continuo a dire NO a chi salva il culo agli amici di MPS, anche con i soldi dei contribuenti della montagna, che invece di far pagare il conto ai responsabili o tagliare sprechi e privilegi taglia servizi ai cittadini!

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